Come ristrutturare
di una casa dei primi del 900 senza stravolgerne lo stile ma ottimizzando lo spazio disponibile.
Scopriamo insieme le fasi di questo progetto, che ha rappresentato una vera e propria sfida.
costruita all’inizio del ‘900, situata sulle colline bordigotte, caratterizzata da una sala da bagno di dimensioni molto ridotte, con il pavimento cannicciato, costituito da grandi lastroni di legno.
Il bagno, dotato di sanitari a pavimento era stato parzialmente ristrutturato a cavallo tra la fine degli anni 90 e l’inizio degli anni 2000, con i materiali disponibili durante quel periodo, che sicuramente avevano resistito all’usura del tempo, ma che tuttavia meritavano di essere rivisti, soprattutto per esaudire la richiesta dei proprietari, i quali chiedevano di ampliare la doccia, levando la tenda, che date le dimensioni della stanza, non era idonea a proteggere i pavimenti e il resto dell’arredo da acqua e umidità.
Nel studiare una soluzione a questo problema tuttavia, i proprietari, consigliati dal nostro staff, hanno maturato la scelta di procedere ad una ristrutturazione completa del bagno, ciò nonostante, chiedendo esplicitamente che non ne fosse stravolto lo stile e quindi, che venisse mantenuto il pavimento in legno e che non fossero stati spostati i sanitari; uno spostamento di quest’ultimi tra l’altro, non sarebbe stato comunque fattibile, dal momento che non sussistevano altri spazi disponibili per l’installazione.
Rinnovare senza danneggiare il pavimento, e salvaguardare lo spazio.
Fatte salve queste premesse il primo passo è stato coprire il pavimento con un panno di “similcotone”, in modo che questo non venisse rovinato durante la ristrutturazione.
In seguito, per ovviare il problema che gli scarichi non possono percorrere il pavimento cannicciato siamo intervenuti utilizzando un classico, il piatto doccia Arturo; quest’ultimo, tuttavia, è stato rialzato di circa 10 centimetri.
Con questa soluzione abbiamo creato un minuscolo scalino che non avrebbe compromesso l’entrata e l’uscita della doccia, ma che al contempo ha risolto il problema delle tubazioni.
Inoltre, è stato necessario tagliare il piatto doccia, personalizzandolo; da 100*80 siamo passati a 78*82, costruendo comunque un box doccia aperto, di dimensioni relativamente ampie e sfruttando al meglio lo spazio disponibile.
La questione degli scarichi riguardava anche i sanitari, quest’ultimi, come abbiamo anticipato, erano a pavimento, con le tubazioni sul muro e un’antiestetica cassetta di plastica esterna posizionata in alto. Per ovviare a questo problema abbiamo sospeso i sanitari, levigando il pavimento sotto e abbiamo creato una sorta di muretto dove incastrare la cassetta;
anche il lavabo è stato interessato dalla ristrutturazione, nel senso che è stato collocato ad un livello più basso del muro, di modo che la finestra vicino potesse aprirsi senza difficoltà, il tutto nell’ottica ancora una volta di sfruttare lo spazio disponibile.
Sempre per guadagnare centimetri, invece delle piastrelle che comunque creano un minimo di spessore, abbiamo scelto di rivestire le pareti con una splendida carta da parati resinata, dai toni salvia e porpora, coerente con lo stile della casa e perfettamente abbinabile alla porta in legno antico del bagno.
L’ultima fase del lavoro ha riguardato il nostro montaggio Deluxe, confrontandoci con i committenti abbiamo scelto di montare lo specchio lateralmente e dove collocare lo scaldasalviette e il portaasciugamani, il tutto con il fine di arredare e mantenere l’armonia e la bellezza della stanza da bagno.
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